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Sentiero dell’Amicizia - EscursionAble


Descrizione

Punto di partenza: Piazzale Pattinaggio
Punto di arrivo: Villaggio Albaron
Durata: 1 ora e 30 minuti
Difficoltà: Turistico
Segnavia: frecce e bolli
Periodo consigliato: tutto l’anno, in inverno è necessario l’uso di racchette da neve
Lunghezza: 3,20 km
Dislivello salita: 120 m

ITINERARIO
L’itinerario escursionistico e cicloescursionistico Escursionable (ESA) è così
denominato perché è stato concepito per poter essere accessibile da parte di persone con
disabilità o con esigenze particolari. Questo obiettivo si è reso possibile sfruttando la
morfologia del terreno e l’esistenza di una pista forestale che ha permesso, con interventi
puntuali e mai invasivi, di ottenere diversi livelli di fruibilità agevolata per le varie sezioni
del tracciato.
Si parte alle spalle del Pattinaggio, seguendo l’ampio sentiero che costeggia il
torrente Stura sulla destra orografica. Si prosegue attraversando un bosco di larici fino a
giungere ad una zona di pascolo, che in inverno diventa la pista di discesa dello skilift
Pakinò, si prosegue in piano raggiungendo una pista sterrata, che volta verso destra
risalendo il pascolo. In corrispondenza della fine dell’impianto di risalita si continua a
seguire la pista sterrata che curva verso sinistra, salendo verso il punto più alto
dell’escursione: l’alpeggio Arbosetta. Da qui il percorso scende gradatamente verso la
frazione I Frè, dove si percorre per un breve tratto la strada asfaltata. Bisogna quindi
attraversare il Rio Paschiet, utilizzando il ponte di legno oppure il comodo guado posto
poco più a monte. Si prosegue sull’ampio sentiero e ci si inoltra in un altro bosco di larici,
che conduce all’ultima discesa, con l’arrivo al Villaggio Albaron.
STORIA
Il percorso si estende attorno al centro abitato del Comune di Balme toccando
alcune borgate e un piccolo alpeggio. Il tracciato, sempre ampio e ben mantenuto,
permette la percorribilità a piedi o in mountain bike senza richiedere particolare
allenamento né particolari attrezzature, ad eccezione del periodo invernale quando, in
presenza di neve, è indispensabile l’uso delle racchette da neve. È un percorso piacevole
in ogni periodo dell’anno poiché offre la possibilità di vivere il pieno contatto con l’ambiente
e la fauna selvatica alpini che variano con il susseguirsi delle stagioni. Le famiglie, i gruppi
di ragazzi, le scolaresche e le persone con particolari esigenze o difficoltà, anche grazie
all’utilizzo di joelettes, possono trovare in questo itinerario un luogo perfetto per vivere
un’esperienza escursionistica completa e alla portata di tutti.
Sono in corso lavori di arricchimento del percorso, con l'installazione di pannelli
tattili sensoriali, progettati per stimolare i sensi attraverso l'esperienza diretta con la
natura, in particolare il senso del tatto, ma anche udito e olfatto. Questi pannelli, ideati per
le persone non vedenti, diventano un utile strumento per attività laboratoriali anche con
bambini e ragazzi.
Poco dopo la partenza si oltrepassa l’imponente cascata di Balme su un ponte, poi
l’ampio sentiero aggira la Villa Castagneri, graziosa dimora di villeggiatura costruita nel

1930 su progetto dell’architetto Gigi Chessa. Lungo questo tratto si vedono numerose
casette per gli uccelli posizionate sui tronchi a valle, in estate queste simpatiche casette
sono occupate da varie specie di uccelli.
In corrispondenza di una curva verso destra ci si può fermare per ammirare la
spettacolare Gorgia di Balme, dove il torrente Stura compie un salto di decine di metri, alla
base del quale si trova il Drago della Gorgia, una scultura in legno realizzata
dall’associazione Foresta di Sherwood. In corrispondenza di questa curva ci si può
dissetare ad una fresca fontana, ma guardando con più attenzione in alto, a sinistra della
fontana, si vede un’altra scultura: un piccolo gnomo nascosto tra la vegetazione. Sempre
da questo punto di osservazione si può vedere sulla sponda opposta la più antica centrale
idroelettrica ancora funzionante, attiva dal 1909.
L’uscita dal bosco permette di ammirare sul versante opposto la grandiosa parete di
roccia che domina l’abitato di Balme, sovrastata dall’Uja di Mondrone (2964 m).
Si sale poi fino a raggiungere l’alpeggio Arbosetta, da dove si ridiscende alla Frazione I
Frè (nome che significa I Fabbri). Questa frazione è stata costruita e abitata per secoli dai
minatori che estraevano il ferro e altri minerali dal vallone del Servin, che inizia proprio qui,
dominato da montagne di oltre tremila metri è un vallone dal fascino selvaggio e puro.
Poco più in alto, di fronte a I Frè si vede la frazione Chios (nome che significa Chiodi),
altra frazione costruita dai minatori. Una volta ammirato lo scorcio paesaggistico, si
attraversa il Rio Paschiet, dalla sponda opposta si può ammirare meglio l Frè, splendido
scorcio di costruzioni tradizionali.
Un'ultima discesa e si raggiunge il pianoro del Villaggio Albaron, dove si conclude la
camminata.

Foto

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